giovedì, 28 Marzo 2024

Catania, violazioni tributarie da 600 milioni di euro: guai per 2 imprenditori delle scommesse on line

La Guardia di Finanza, a seguito di controlli effettuati nei confronti una società di scommesse on line, ha denunciato per reati tributari due imprenditori catanesi: il valore delle violazioni ammonta a 600 milioni di euro

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Due imprenditori catanesi, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza per omessa dichiarazione delle imposte sui redditi, le violazioni accertate nei confronti della società di Catania ammontano a 600 milioni di euro.

Gli accertamenti hanno riguardato gli anni di imposta dal 2013 al 2016 di una società di diritto maltese e sono stati sviluppati a partire dall’operazione “Doppio Gioco” che ha portato, nel febbraio scorso, all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautela per 23 indagati, a vario titolo, per esercizio abusivo di gioco e scommesse, truffa aggravata, autoriciclaggio, condotte aggravate dalla finalità di favorire gli interessi del clan mafioso “Santapaola-Ercolano”, e al sequestro di circa 80 milioni di euro.

Questa società curava, senza autorizzazione, la raccolta delle scommesse, offrendo una vasta gamma di prodotti “on-line”, fra cui scommesse sportive, giochi virtuali, poker live e sale da poker, giochi di abilità, 500 giochi di casinò e 4 casinò dal vivo. Gli inquirenti hanno appurato che l’operatività  della società, curata dai due imprenditori catanesi, era in realtà totalmente incentrata sul territorio nazionale e, in particolar modo, a Catania, dove è stata accertata la maggiore raccolta di giocate.

L’intero volume delle puntate veniva raccolto in Italia da alcuni centri scommesse, che seppur formalmente costituiti da ditte individuali, agivano sotto la direzione dei due imprenditori. Gli ingenti profitti venivano poi fatti affluire nei conti della società maltese e, da lì, ulteriormente riciclati nell’acquisito di terreni, fabbricati, società in Italia e in Germania. I due imprenditori, che già si trovano in carcere per l’operazione “Doppio Gioco”, sono stati denunciati anche per reati tributari.

 

 

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