Brasile, incredulità e sconcerto dominano la scena: il massacro avvenuto nella bucolica Saudades presso l’asilo nido comunale, Pro Infancia Aquarela, non si può dimenticare in un giorno: cinque morti, tra cui 3 bambini di meno di 2 anni.
Qui, in un paesino di 9.800 anime nell’entroterra dello Stato meridionale di Santa Catarina, a circa 600 km dalla capitale Florianopolis, sono stati decretati tre giorni di lutto.
In base alla ricostruzione, l’aggressore, un diciottenne del posto, è arrivato alle 10 in bicicletta all’asilo nido comunale dove ha accoltellato la maestra Keni Adriane Aniecevski, 30 anni, che cercava di impedirgli di entrare. La donna è morta sul colpo.
Dopo il primo omicidio, il ragazzo ha informato dell’accaduto il commissario Jeronimo Marcal Ferreira. Poi, è entrato in un’aula dove ha accoltellato quattro bambini: tre bambini sono morti – Ana Bela Fernandes, di 1 anno e 8 mesi, Sarah Luiza Mahle Sehn, di 1 anno e 7 mesi, e Murilo Massing, di 1 anno e 9 mesi – mentre il quarto ha riportato gravi ferite. Subito dopo, l’assassino ha ucciso un’assistente educativa, Mirla Armanda Renner Costa, 20 anni. La donna è stata trasportata ancora viva in ospedale, dove è morta poco dopo.
Il killer non aveva precedenti penali. Nella sua abitazione sono stati trovati 11mila reais (circa 1.800 dollari), oltre a diverse armi da taglio appena comprate.
Oggi, durante la straziante cerimonia collettiva, nella palestra del centro espositivo Theobaldo Hermes, sono stati velati i corpi dei tre bambini sotto i due anni, di una loro maestra e di una assistente della scuola dell’infanzia rimaste uccise nel tragico attacco a colpi di machete commesso dal diciottenne.
Qui a Saudades, cittadina di diecimila abitanti nella regione meridionale del Paese, tutti i parenti e i residenti della piccola comunità, affranti dal dolore, hanno dato l’ultimo saluto alle vittime.