La prima udienza è fissata per domani pomeriggio, per i 9 italiani che sono stati fermati la settimana scorsa dopo che l’Eliseo, ha permesso alla giustizia di esaminare le richieste di estradizione dell’Italia nei loro confronti. Maurizio Di Marzio è l’unico introvabile fra gli estradabili.
Gli ex terroristi, fuggiti in Francia negli anni 80, si troveranno davanti alla Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello, dove sarà resa nota la richiesta di estradizione italiana e lì, saranno elencati processi, pene e capi d’accusa a loro carico. In quella sede, sarà comunicato il calendario delle udienze che li riguardano.
Fuori dal palazzo di Giustizia sono attesi gli amici, gli ex militanti ed gli esponenti del comitato di sostegno agli “italiens”.
Nel corso degli ultimi giorni, si sono ritrovati i sostenitori del gruppo, in un giardino di Parigi, intorno a Marina Petrella, ex brigatista condannata all’ergastolo in Italia.
“Sarà una procedura molto lunga – ha detto Petrella – dal 2019 viviamo questo stato di tensione, ma vedo che abbiamo anche dei sostenitori. Io non ho niente da nascondere”.
Per Oreste Scalzone, ex leader di Potere Operaio, l’avvocato Irène Terrel, afferma che non ci sarà bisogno di ricorrere ai motivi di salute.
