La missione di amore di una coppia fiorentina si è trasformato in un incubo: Simonetta Filippini e suo marito Enzo Galli, partiti quindici giorni fa per l’India, per prendere la loro bambina di 2 anni, appena adottata, sono ora bloccati a New Dehli.
La coppia ha raccontato la propria storia a La Nazione. Una volta arrivati a New Dehli, la donna è risultata positiva al Covid. Qui ha inizio l’incubo.
La donna è stata trasportata in ospedale e poi in un albergo sanitario, mentre il marito con la piccola si trova in un albergo.
Agghiaccianti le parole che Simonetta ha rilasciato al telefono: “Ero in una stanza di due metri per due metri. Alcune persone sono morte davanti ai miei occhi. L’ambasciata e il Governo devono aiutarci”.
La donna poi, raggiunta al telefono dal Corriere Fiorentino ha aggiunto:” Qui è l’apocalisse. Ho visto morti sdraiati per terra e cadaveri bruciare sui marciapiedi”.
L’Ambasciata italiana in India si è attivata individuando l’ipotesi di un volo Air France New Dehli Parigi, ma le autorità indiane non si deciderebbero a far imbarcare persone straniere positive.
Il loro è un vero e proprio grido disperato: “Restare qui in attesa di un tampone negativo significa farci morire. Fateci tornare”. Queste le parole di Enzo che è costantemente in contatto con Andrea Zoletto, direttore generale di International Adoption, il quale rassicura sulla situazione della donna e asserisce che nel momento in cui il tampone di Simonetta sarà negativo, i coniugi potranno imbarcarsi su un volo Klm o Air France. L’assistenza da parte delle autorità italiane è massima”.
Purtroppo la coppia è stata sfortunata, ma “la situazione sembra più serena grazie all’aiuto dell’Ambasciata”, ha concluso Zoletto.