martedì, 23 Aprile 2024

Quel che resta del covid

Oggi buona parte dell'Italia ha ripeso a vivere una parvenza di normalità, la pandemia è ancora in atto. Cosa lascia il COVID-19 dopo la guarigione.

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Bollettini. Grafici. Statistiche. Numeri. Freddi, duri e lapidari. Ogni giorno li ascoltiamo come fossero le previsioni meteo, come se fosse normale che altre 300 persone abbiano smesso di respirare. Sole. Dov’è finita l’umanità? Ci siamo dimenticati i nomi, i volti, le cerimonie.

L’ultima volta che siamo stati “solo” dei numeri, un uomo con il nome di Adolph Hitler decideva chi si e chi no. Chi vive e chi muore. Oggi quell’arbitro si chiama COVID-19, e non solo uccide, ancora peggio. Ti annienta, ti isola, ti logora nel corpo e nello spirito privandoti del calore di un abbraccio, della stretta di mano, di una pacca sulla spalla.

I guariti da COVID-19 te lo raccontano con gli occhi quello che hanno passato.
Dal tampone positivo ai primi sintomi, il fiato corto, la saturazione sempre più bassa, e poi l’ambulanza, l’ospedale, la terapia intensiva, la paura, gli occhi di tuo figlio che pensi non rivedrai più. La voce di tua madre che ti dice “forza, sono con te”.
La lunga Odissea che a volte ti conduce alla tua isola felice, casa tua. E a volte ti prende per mano e ti porta via, per sempre.

I guariti da COVID-19 te lo raccontano con la voce bassa quello che hanno passato.
Il medico di famiglia irreperibile, a volte irritato dalle infinite telefonate giornaliere, il parere dei medici dell’ambulanza, la diagnosi che cambia ogni volta che a cambiare sono i turni. La confusione. La terapia. L’ossigeno si, l’ossigeno no.

I guariti da COVID-19 te lo raccontano con lo sguardo basso quello che hanno visto. Perché quando rimani solo, a fare i conti con un mostro invisibile, senza armi, senza forze, senza nessuno a cui stringere la mano, non puoi che restare lì fermo, con il capo chinato e la voce bassa, a pensare a chi non ce l’ha fatta. A chi è andato via, ridotto a numero, protagonista per un giorno di un bollettino che sarà dimenticato l’indomani.

Ad oggi si contano 84.123.853 milioni di persone guarite dal COVID-19 nel mondo. Ottantaquattro milioni di persone che hanno lottato e vinto.

Gli italiani che hanno perso la vita durante la pandemia sono 119.539.
Vittime commemorate durante la Giornata della Memoria istituita il 18 Marzo a pandemia ancora in corso e nel pieno della sua terza, maledetta, ondata. A loro, ai caduti: uomini, donne, bambini, professionisti, operai. Uno a uno. Affinché non siano solo freddi numeri da bollettino giornaliero, a loro un giorno dovremo delle scuse. Perché forse a un certo punto, ci siamo dimenticati di essere umani.

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