Liliana Segre, senatrice a vita, è intervenuta a Stazzema per la cerimonia del 25 aprile, luogo dell’eccidio nazi-fascista del 12 agosto 1944: “Come ci ammoniva Primo Levi non bisogna mai abbassare la guardia: ciò che accaduto può sempre tornare a minacciarci, anche se in forme nuove e subdole. Per questo nei mesi scorsi ho appoggiato la proposta di legge di iniziativa popolare promossa proprio contro ogni forma di propaganda e per il divieto di linguaggi, simboli, manifestazioni del fascismo”, inizia così il suo discorso, a cuore aperto, alla comunità di Stazzema.
“Il biennio “1944-1945” sottolinea “copre un arco di tempo dei più tragici della storia dell’umanità ma include anche la finale vittoria delle forze antifasciste e l’apertura di una stagione nuova per Italia e per il mondo” E la città martire di Sant’Anna, “luogo simbolo della tragedia del ‘900”, è anche un “luogo cruciale della nostra memoria proprio perché tiene insieme i due estremi: una strage orrenda di uomini, donne, bambini, a opera dei nazisti e dei collaborazionisti fascisti e invece una resistenza che saldamente legata al territorio con tenacia e coraggio portò avanti la sua missione fino alla liberazione. Istituzioni come il Parco della pace e il Museo storico della Resistenza hanno appunto la funzione morale non solo di serbare la memoria ma anche di promuovere cittadine e cittadini sempre più consapevoli, aperti e tolleranti” ha concluso.