giovedì, 25 Aprile 2024

Yerevan, migliaia gli armeni a commemorare il genocidio: attesa per le mosse di Biden

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dovrebbe riconoscere formalmente oggi la tragedia come genocidio: potrebbero derivarne attriti con la Turchia

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Migliaia e migliaia di armeni si sono radunati oggi, 24 aprile, nella capitale Yerevan per ricordare il massacro perpetrato da parte dell’Impero Ottomano durante la Prima Guerra mondiale, che causò circa un milione e mezzo di morti.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dovrebbe oggi riconoscere formalmente la tragedia come genocidio, come anticipato nei giorni scorsi. Siamo di fronte ad una vera e propria mossa storica: mai nessun presidente americano prima d’ora aveva osato tanto; il rischio è quello di infiammare ulteriormente le tensioni tra USA e Turchia, alleata sotto l’ombrello della Nato. 

Gli armeni hanno tentato a lungo di far riconoscere il massacro a livello internazionale come genocidio e fino ad ora, almeno 29 paesi, tra cui Russia e Francia, hanno riconosciuto le atrocità come genocidio, nonostante una fortissima opposizione della Turchia.
In aggiunta, l’Armenia ha anche chiesto un risarcimento finanziario alla Turchia e il ripristino dei diritti di proprietà per i discendenti di coloro che furono uccisi nei massacri del 1915-1918. La Turchia nega l’intento genocida degli omicidi, dichiarando che da 300mila a 500mila armeni, e almeno altrettanti turchi, morirono in conflitti civili a causa della ribellione degli armeni contro i loro governanti ottomani e del loro schieramento con le truppe russe.

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