giovedì, 25 Aprile 2024

Recovery Italia, Consiglio dei Ministri approva bozza da 191,5 miliardi

Il Premier Draghi e il ministro dell'economia Franco hanno discusso la bozza da 191,5 miliardi + 30 miliardi di fondo complementare.

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È durata due ore la riunione a Palazzo Chigi con argomento del giorno la discussione della bozza Pnrr, ovvero il tanto atteso Recovery Plan.
A prenderne parte il Premier Mario Draghi e il ministro dell’economia Daniele Franco, insieme ai capidelegazione e i ministri coinvolti sul dossier Recovery.

Sul tavolo 221,5 miliardi, di cui 195,5 riconducibili al Recovery Fund e 30 miliardi di fondo complementare.
Il piano è di intervenire nella digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura investendo 42,5 miliardi; 57 miliardi per la rivoluzione verde e la transazione ecologica, 25,3 miliardi per infrastrutture per la mobilità, 31,9 miliardi per istruzione e ricerca, infine 19,1 miliardi per inclusione e coesione e 15,6 miliardi per la salute.

Grazie a quest’operazione, insieme agli interventi previsti nel Piano Nazionale di ripresa e resilienza, nel 2026 si prevede che il Pil sarà di 3 punti percentuali più alto. Con la premonizione di una crescita media del Pil tra il 2022 e il 2026 di 1.4 punti più alta rispetto al quadriennio 2015/2019.

Questi obiettivi saranno accompagnati anche da due riforme strutturali, della Giustizia e della Pubblica amministrazione. Nella bozza vengono citate anche altre riforme, come quella per le semplificazioni nella concessione di permessi e autorizzazioni e per gli interventi sul codice degli appalti.
Verranno prese in considerazione anche le “riforme settoriali specifiche come nuove regole per la produzione di rinnovabili e interventi sul contratto di programma per le Ferrovie”.

La quota più alta dei 30 miliardi del fondo ‘extra’ Recovery andrebbero a rimpolpare la missione “Rivoluzione green e transizione ecologica” mettendo sul banco quasi 12 miliardi, (11,65) di cui 8,25 per il Superbonus.
Altri 6,13 miliardi spetterebbero rispettivamente a digitale e mobilità, 3,25 miliardi andrebbero a progetti legati alla missione “Inclusione e Coesione” e 2,89 miliardi alla sanità.

Vengono confermati i 19,72 miliardi per la Sanità. In totale sarebbero previsti 15,62 miliardi nel Pnrr, più 1,71 miliardi di React EU, più 2,39 miliardi nel fondo complementare.

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