sabato, 5 Ottobre 2024

Covid, l’Europa promuove l’Italia: rischio in discesa ma sui vaccini ancora indietro

L'Ecdc classifica tutta l'Italia in rosso e non più in rosso scuro. Accelerazione della campagna vaccinale, ma altri paesi UE ci superano.

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Buone nuove per la situazione epidemiologica in Italia, che in questo momento non ha più regioni colorate in rosso scuro: questo significa che non abbiamo più zone considerate a “rischio massimo”. 

Nella mappa a colori dell’Europa, aggiornata dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, si nota che tutte le regioni italiane sono in rosso, mentre la scorsa settimana ce ne erano ancora 3 in rosso scuro (Piemonte, Valle d’Aosta e Puglia), la fascia di alta incidenza di contagio per Covid-19. 

Merito anche della campagna vaccinale che sta proseguendo. L’Italia ha vaccinato contro il Covid con almeno una dose il 21,3% della popolazione adulta, rispetto al 18,1% della settimana scorsa, come riportato dal tracker vaccinale dell’Ecdc, con dati aggiornati al 18 aprile. In una settimana l’Italia ha dunque vaccinato con almeno una dose il 3,2% della popolazione adulta. 

Una bella accelerata sì, ma nulla in confronto alla Germania, che è al 23,7%, rispetto al 19,1% della settimana scorsa: dunque, in una settimana, i tedeschi hanno vaccinato con almeno una dose il 4,6% della popolazione. Sale quindi lo ‘spread vaccinale’ tra Italia e Germania, il differenziale tra i rispettivi tassi di vaccinazione con una dose, da 1 punto percentuale la settimana scorsa, a 2,4 punti questa settimana. 

Tra gli altri grandi Paesi europei, anche la Francia, che è al 23,8% della popolazione adulta vaccinata con almeno una dose, e la Spagna al 24,2% superano l’Italia. 

Il primato, però, resta all’Ungheria, che è al 40,4% della popolazione adulta vaccinata con una dose, seguita da Malta (38,8%). 

Fanno peggio dell’Italia: la Polonia, con il 20,7%, la Lettonia con 10,4%, e Bulgaria (8,8%).

All’Italia, comunque, resta il merito di aver superato la Germania per le immunizzazioni complete, cioè con entrambe le dosi: il nostro Paese è all’8,9% della popolazione adulta, La Germania all’8%, e in questo caso lo spread è di 0,9 punti.