sabato, 5 Ottobre 2024

Ristoratori in rivolta bloccano l’A1, un manifestante ferito da un’auto.

Da non perdere

Questa mattina i ristoratori afferenti al gruppo Tni (Tutela nazionale Imprese) hanno bloccato l’A1 vicino all’uscita di Incisa (Firenze). Il presidente dell’associazione Pasquale Naccari dichiara “la gente è stanca di subire, vorrebbe riaprire e tornare a lavorare, rispettando i protocolli di autogrill e mense. Vorrebbero lavorare, e non all’esterno con il freddo”.

Presente in questa manifestazione anche il ristoratore modenese Ermes Ferrari, che in un precedente evento si era vestito da sciamano, stupito che mentre la gente piangeva e si disperava della situazione davanti al Parlamento, tutti si concentravano solo sul suo bizzarro look, un cappello e due corna.

L’autostrada è rimasta bloccata per 5 ore sia in direzione nord che in direzione sud, le auto dei manifestanti sono ripartite a passo lento alle 14:20 e Naccari annuncia: “Riteniamo che il messaggio forte sia arrivato e adesso andiamo via con l’indicazione al governo di accogliere i nostri punti, altrimenti saremo costretti a ripetere gesti eclatanti”

Ferito alla spalla da un’auto, Antonio Alfieri, ristoratore di Sassuolo, che nei giorni scorsi aveva partecipato anche alle iniziative di protesta del gruppo IoApro a Roma: rassicura di star bene affermando che gli sconsiderati ci sono sempre e aggiunge “Mi fa male, però a prescindere da tutto noi abbiamo fatto la cosa giusta”.
L’autore dell’incidente è stato fermato dalla Polizia stradale di Firenze Nord all’altezza del casello di Barberino del Mugello (Firenze) sulla A1.

Anche a Torino una trentina di ristoratori e partite IVA hanno bloccato la tangenziale in direzione sud all’altezza dello svincolo della Statale 24 a Collegno (Torino). In seguito i manifestanti hanno invertito la marcia viaggiando in direzione nord e fermandosi prima dello svincolo di Allamano, a Rivoli.

Storia simile alle porte di Perugia dove per 20 minuti i ristoratori hanno bloccato la E45: sette-otto auto in zona di ponte San Giovanni, protestavano per la situazione economica causata dalle chiusure e chiedevano la riapertura: è intervenuta la Digos della Questura di Perugia per identificare i partecipanti alla manifestazione.