venerdì, 19 Aprile 2024

2020, crolla il traffico aereo: -72,5% in Italia

Nel 2020, a causa della pandemia e della riduzione degli spostamenti consentiti, crollo del numero di passeggeri negli aeroporti italiani, mediamente del 72.5% tra nazionali e internazionali. Necessario un piano di ripresa che coinvolga anche l'aspetto dei viaggi e dei trasporti, come afferma il Ministro Giannini.

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Il 2020 passerà alla storia anche per il record negativo sul trasporto aereo: -72,5% dei passeggeri. “È un fenomeno mai registrato nell’aviazione civile moderna che, al contrario, ha avuto una crescita più o meno costante nel tempo”, spiega il direttore generale dell’ENAC, Alessio Quaranta, nel comunicato in cui l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile diffonde i dati relativi al 2020.

Un anno che ha visto il netto crollo del traffico aereo a causa della pandemia con un calo medio di passeggeri del 72.5% e picchi di -90% in alcuni periodi. Mai così basso il numero dei passeggeri transitati negli aeroporti italiani: solo 52.759.724.
Nello specifico, sulle tratte nazionali il traffico aereo è calato del 61,1% su un flusso abituale di 25milioni di passeggeri annui. Le tratte internazionali hanno subito una diminuzione del 78,3%, considerando che mediamente i viaggi internazionali creano una circolazione di 27milioni 700 mila passeggeri. L’aeroporto con il maggior numero di passeggeri resta quello di Roma-Fiumicino, mentre Milano-Malpensa è il più frequentato per il trasporto merci e cargo.
Per i voli internazionali il podio delle compagnie più scelte è detenuto da Ryanair, seguito da Alitalia al secondo posto e Easyjet Europe al terzo. La compagnia di bandiera, però, detiene il primato del maggior numero di passeggeri sul fronte degli spostamenti nazionali.

Sull’argomento, il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, dichiara che “Tornare a viaggiare in piena sicurezza non è solo un auspicio, ma un obiettivo di ripresa verso il quale devono convergere tutte le categorie interessate”, ribadendo che l’impegno del Governo è quello di cercare soluzioni in grado di produrre tassi di crescita elevati e sostenibili nel lungo periodo per rendere il Paese resiliente.

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