venerdì, 29 Marzo 2024

Tv, la nazionale e il “Sogno Azzurro” di RAI e FIGC

Quattro appuntamenti su Rai1 che terranno incollati davanti alla tv calciofili e non dal 7 al 10 giugno. Il progetto culminerà alla vigilia della gara inaugurale del torneo.

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La nuova miniserie andrà in onda su RAI 1 dal 7 al 10 giugno

Sogno Azzurro” è il nome della nuova miniserie che RAI ha realizzato in collaborazione con FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) per raccontare le imprese della Nazionale anticipandone il cammino verso gli Europei. Quattro gli appuntamenti trasmessi su Rai1 dalle 20.45 che terranno incollati davanti alla tv calciofili e non dal 7 al 10 giugno. Un progetto partito a settembre 2020 che culminerà alla vigilia della gara inaugurale del torneo. Con un denso palinsesto calcistico, grazie all’inizio di Euro 2021 – la massima competizione europea per nazionali rimandata lo scorso anno, causa COVID – porterà giugno a tingersi di azzurro.

L’evento sportivo quadriennale troverà preparati anche i meno esperti grazie alla serie che si addentra a trecentosessanta gradi tra i segreti di Coverciano, sede del settore tecnico FIGC e dei ritiri delle rappresentative nazionali italiane.
“Sogno Azzurro” abbatterà il muro che divide la Nazionale e il telespettatore, grazie a riprese senzalimiti coinvolgendo il pubblico nella preparazione atletica e nei momenti di relax della squadra.

Ci sarà modo di soffermarsi sugli aspetti tecnico/tattici, tramite le riunioni tra staff e squadra, sottolineando il grande lavoro svolto dietro le quinte, spesso minimizzato e messo in ombra dai risultati degli undici titolari in campo. Non mancheranno gli allenamenti alternati ai momenti di svago, i viaggi degli “Azzurri” durante le trasferte e le telecamere negli spogliatoi nei minuti antecedenti alla partita. Verranno inevitabilmente messi a nudo gli aspetti umani dei calciatori come le loro fragilità, scaramanzie e abitudini, cestinando la concezione comune che li rende agli occhi dei più, supereroi inattaccabili, esenti da emozioni, pregi e difetti.

Simbolica e forte la presenza del CT Roberto Mancini insieme al suo inseparabile amico, nonché ex compagno di squadra ai tempi della Sampdoria, Gianluca Vialli. Un legame forte, nato tra vittorie storiche ai tempi della “Doria” e rafforzato nel periodo di malattia di Vialli, con il cancro sconfitto nel 2017 anche grazie alla costante motivazione di Mancini.

Non solo compagni di squadra, ma anche tanti giocatori avversari nei club e colleghi in Nazionale, si metteranno a disposizione del collettivo con lo scopo di vendere cara la pelle per raggiungere la vittoria. E non mancheranno i tanti scontenti lasciati purtroppo a casa per prestazioni altalenanti o infortuni, che dovranno amaramente rinunciare ad un’esperienza sognata sin da bambini.

La docu-serie aggiunge un altro mattoncino allo storico rapporto che lega la Nazionale Italiana alla RAI, un legame lungo quasi un secolo, con la prima radiocronaca datata 25 marzo 1928 per Italia–Ungheria con la storica voce di Giuseppe Sabelli Fioretti. Ad oggi la Televisione di Stato permette agli Italiani di seguire tutte le Nazionali, dalla Prima Squadra all’Under 21, dal team Femminile fino alle selezioni giovanili, dal futsal al beach soccer.

In quasi cento anni il binomio FIGC e RAI ha sempre funzionato, con la trasmissione di 20 Campionati del Mondo e 15 Europei e accompagnando le vittorie azzurre da voci storiche con frasi impresse nell’immaginario collettivo. Impossibile dimenticare lo storico “Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!” di Nando Martellini al triplice fischio della finale mondiale del 1982 contro la Germania. Una menzione d’onore va anche al più recente Marco Civoli, telecronista della finale del 9 luglio 2006 con la sua “Il cielo è azzurro sopra Berlino!”.

Con Euro 2021 l’Italia sosterrà un banco di prova impegnativo, ma l’avvento di Mancini ha portato una ventata di aria fresca in panchina; lo smacco della mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 sembra un lontano, seppur ancora doloroso, ricordo.

Il tecnico di Jesi ha ridato entusiasmo, continuità di rendimento e risultati alla squadra che è riuscita ad inanellare diversi record. Con 67 punti conquistati, Mancini è primo nella classifica dei Ct dopo 29 gare sulla panchina dell’Italia con 20 vittorie in 29 gare, ha la media più alta di successi davanti a Pozzo (66% su 95 gare) e Sacchi (64% su 53 gare). Sono 20 le gare ufficiali consecutive, escluse le amichevoli, senza sconfitte.

La sua Nazionale segna con facilità: 66 reti realizzate con 28 marcatori diversi. Sorride anche il reparto difensivo che non concede gol da 515 minuti e da 5 partite mantiene la porta inviolata. L’estremo difensore non subisce reti da 6 trasferte consecutive, spodestando un primato che apparteneva alla Nazionale di Valcareggi: a cavallo tra il 1972 e il 1974 era riuscita a non incassare gol per 5 partite in trasferta.

La serie tv, grazie agli archivi storici RAI, darà spazio ad atleti e membri della Nazionale che si sono resi protagonisti tra il 1990 e il 2010. Tanti aneddoti che scopriremo nei racconti di Gigi Buffon, primatista di gare in Nazionale (176), Marcello Lippi, ultimo allenatore a sollevare la Coppa del Mondo con gli Azzurri, Arrigo Sacchi, Antonio Conte e i giornalisti di Rai Sport che hanno vissuto in prima linea le vicende della Nazionale.

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