venerdì, 26 Aprile 2024

Tormentiamoci col tormentone: “Musica leggerissima” vola inafferrabile

Colapesce e Dimartino fanno il “boom” e conquistano anche TikTok. Il tormentone dell'estate.

Da non perdere

Colapesce e Dimartino fanno il “boom” e conquistano anche TikTok

Dall’uscita del singolo è stato “amore a prima nota” un po’ per tutti. Come si potrebbe desistere dal canticchiarla ovunque, sotto la doccia, in auto, davanti alla cassiera del supermercato sotto casa, ai fornelli, in ufficio, a passeggio col cane? Il fischio iniziale molto stile western, che pare strizzar l’occhio, pardon, l’orecchio, alle colonne sonore scritte dall’immenso Morricone per Sergio Leone, la melodia semplice e orecchiabile, il cantato lineare, dalle sonorità vintage, strategicamente rinfrescate in maniera accattivante e moderna dai due cantanti siculi… Sembra di leggerci dentro, a caratteri cubitali, la parola, spesso purtroppo usata in senso dispregiativo, “tormentone”. Ma perché dispregiativo? E soprattutto cos’è che rende un pezzo di successo, un tormentone?

Vediamo se il vocabolario Treccani può fungere da valido aiuto nella ricerca di una definizione che dissipi ogni dubbio:

tormentòne [der. di tormentare; nel sign. 2, per l’azione erosiva della larva sulle radici delle piante]. – 1. Preoccupazione, fastidio, rovello che costituisce un continuo tormento; in partic., nel linguaggio teatrale, battuta ripetuta in modo ossessivo, spec. con effetto comico. nel linguaggio giornalistico, tema, argomento polemico riferito sempre allo stesso soggetto, spesso sintetizzato in una frase o in un’immagine efficace e incisiva, che viene continuamente riproposto in modo martellante in articoli di giornale, vignette satiriche, programmi radiofonici e televisivi. Anche, ripetizione ossessiva di una notizia: il t. dell’estate.

Un brano, dunque, che “ci dà il tormento”, che non sembra voler uscire dalla testa. Ovviamente la visione negativa è proprio data da questa impossibilità di liberarsi dall’impercettibile schiavitù di questo giogo sonoro, un peso invisibile, “leggerissimo”, proprio come per “Musica Leggerissima”: un brano dalla melodia accattivante, molto semplice da riprodurre, la cui immediata cantabilità finisce col velocizzarne il tempo di apprendimento da parte del cervello. Se a questo si associa il coinvolgimento della sfera emotiva – in particolare nell’ascolto di brani pop, ma questo è valido per tutta la musica, inclusa la classica -, si percepisce come il risultato “tormentone” sia frutto di un lavoro sinergico in cui le diverse intelligenze, “emotive” e “cognitive”, concorrano all’elaborazione degli stimoli sonori introdotti dall’orecchio e raccolti da entrambi gli emisferi celebrali. Non solo dal sinistro, come sembrava ormai accertato dalle ricerche in questo settore. Alcuni studi scientifici sull’argomento sembrano dimostrare il coinvolgimento modulare di zone celebrali specifiche per la creazione di immagini a partire dalla musica, facilitate dalla ripetizione di determinati suoni, come si evince da una ricerca scientifica intitolata “Sound of silence activates auditory cortex”, in cui si utilizza la risonanza magnetica funzionale per l’identificazione delle aree del cervello coinvolte nel processo di ascolto di determinati frammenti, somministrati ripetutamente agli ascoltatori su cui è stato condotto l’esperimento.

Senza voler, tuttavia, dilagare in tecnicismi e discorsi troppo lontani dalla légèreté che aleggia tra le note di questo tormentone, ora i numeri vertiginosi raggiunti dal brano appariranno molto più chiari: pur essendosi classificato quarto in quest’ultima edizione del #FestivaldiSanremo, il singolo, inserito nell’album aggiornato “I mortali²” (19 marzo 2021), “Musica leggerissima” ha letteralmente spopolato su tutte le piattaforme web, con numeri da primi posti; su MTV appare ancora al primo posto, da tre settimane, nella top 20 best chart del 2021, come singolo di maggior successo della hitlist Italia. È record anche per la rapida conquista del Disco di Platino 2021. Su youtube vanta visualizzazioni da capogiro: 24 milioni di view, e su Tik Tok si colloca come il video più amato dalla community, in quanto capace di stimolare la vis creativa di milioni di utenti. Ben 25milioni le visualizzazioni per i video che contengono l’hashtag #MusicaLeggerissima e 70mila video creati con questa colonna sonora.

La parola agli artisti: “Da quando questa canzone è uscita è come se fosse diventata di tutti e non appartenga più a noi. Vederla così apprezzata anche da un pubblico che non avevamo mai immaginato potesse affezionarsi alla nostra musica ci riempie di orgoglio e di gioia. Un abbraccio a tutte e tutti gli amici di TikTok!”.

Anche tra i vip il delirio da “Musica Leggerissima” sembra non volersi estinguere: partendo da Mara Maionchi, subito cotta per il singolo, passando per Ludovica Comello folgorata con la nonna dal sound “leggerissimo” esploso al Festival.

Persino le statue del Museo Archeologico Nazionale di Taranto e i disegni del ventriloquo Nicola Pesaresi non sono state risparmiate dal fascino musicale siciliano, così come le interpretazioni particolari di Mattia (@mattiasings) e di Harry (@harrygose_real), quella di Peppezero (@peppezero) che ha attualizzato la canzone scherzando sulle imminenti festività Pasquali con la sua Tuta Leggerissima, capace di accattivare financo l’étoile della danza classica internazionale, Eleonora Abbagnato.

Nessun immunizzato, ad oggi. Nemmeno tra i giovani talenti di Sanremo, Francesco (@hi_iamso) e Elena Faggi (@white.h3aven), per cui è impossibile smettere di cantarla insieme all day long!

Se il piacere passa anche per queste vie “tormentose”, soprattutto oggi che il mondo si affligge per ben più serie e universali questioni, che nessuno storca il naso o chiuda i timpani se ancor ci tormentiamo con Musica Leggerissima! Per lo meno, ancora un altro poco!

Ultime notizie