giovedì, 28 Marzo 2024

“Si ballerà finchè entra la luce dell’alba”, la nuova frontiera del liscio. Gli Extraliscio dalle balere a Sanremo

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Gli Extraliscio, una sono stati un nota di colore ed allegria in questa ultima edizione di Sanremo. Il progetto nato dallo sperimentatore e polistrumentista Mirco Mariani, dalla star del liscio Moreno “il Biondo” e la “Voce di Romagna mia nel mondo” Mauro Ferrara. Prodotti da una illuminata Elisabetta Sgarbi, promotrice culturale nazionale, che in loro ha fiutato la rinascita di un genere musicale, tra quelli nazionali, che ultimamente aveva perso un po’ il suo splendore.


La performance a Sanremo è nota a tutti ormai, il brano musicale “Bianca luce nera” gira in tutte le radio, l’album “Extraliscio – punk da balera. Si ballerà finchè entra la luce dell’alba” è diventato anche un film presentato alle 77° Mostra del Cinema di Venezia, vincendo il premio SIAE per il talento creativo, candidato ai Nastri D’Argento 2021. Ultima notizia è la partecipazione al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, insomma si va ben oltre il semplice progetto musicale, c’è una visione più ampia che ci facciamo spiegare dallo stesso Mirco Mariani




A Sanremo avete fatto una performance strepitosa, “la balera” che incontra il Punk, in un contesto che magari era lontano dal vostro mondo ma dove eravate perfettamente a vostro agio

MM A Sanremo è andata benissimo, perché siamo partiti con quell’intenzione di cui stai parlando, come ci ha detto anche Morandi prima di partire, “ragazzi voi siete fuori gara mettetevelo in testa ma non fate l’errore di sanremizzarvi, dovete rimanere quelli che siete, voi siete unici”. Quando Gianni Morandi ti da una partenza così, eravamo già convinti, ma dopo questo ancora di più volevamo essere noi stessi. Quando abbiamo sentito Amadeus gli avevamo preannunciato che avremmo portato la balera sul palco dell’Ariston, cosa che non è mai accaduta in contesto del genere, in qualche modo abbiamo vissuto un piccolo miracolo musicale. Rappresentiamo una parte della musica tradizionale italiana, importantissima come tutte le musiche tradizionali, il liscio forse stava un po’ dormendo e noi con questo EXTRA abbiamo risvegliato l’interesse verso questa musica, anche se noi ovviamente come progetto ci giriamo intorno al liscio, ma abbiamo dei musicisti validissimi e noi nei giorni di Sanremo abbiamo voluto ricreare quell’atmosfera, di riaccendere questa balera, le luci della balera, che è un luogo importante quanto i teatri, i cinema o i musei

La vostra è un operazione musicale che va oltre la semplice composizione, c’è una progettualità diversa, volete avvicinare la gente alla cultura del liscio, come mi disse Casadei, che purtroppo è venuto a mancare da poco, ma lui in una chiacchierata che facemmo mi ha detto che bisogna svecchiare la tradizione e adattarla alle nuove generazioni perché possano capirla al meglio, ecco questo mi è sembrato che abbiate fatto anche voi

MM Hai fatto una apertura bellissima perché Raoul portò già un suo cambiamento, negli anni del boom del liscio con “la musica solare” fece una rielaborazione musicale di quello che aveva portato avanti suo zio Secondo fino a poco tempo prima, tramandandosi questa tradizione. Quella era la parte storica del lisco quella classica suonata dal vivo con gli strumenti acustici, che è la parte che io amo di più perché è l’aspetto tradizionale nel senso più alto. Raoul Casadei ha portato in alto la canzone, la Romagna ha avuto il suo De Andrè, ha portato la canzone al massimo livello possibile scrivendo canzoni meravigliose con dei testi bellissimi. Noi arriviamo adesso in maniera un po’ casuale, perché qualche anno fa Riccarda Casadei, la figlia di Secondo Casadei, mi ha fatto incontrare Moreno per poter riportare il liscio ai giovani ed io essendo un po’ esuberante, presuntuoso volevo portare il liscio, come è accaduto per i pugliesi con la Pizzica, alla cultura. Cioè negli ultimi anni il liscio si era rovinato, aveva perso quello spessore, nelle balere c’erano balli di gruppo, karaoke e musica con le basi, noi stiamo cercando di far capire la bellezza della musica tradizionale suonata interamente dal vivo



Ma il festival alla fine come lo avete vissuto, vi ho seguiti attraverso le foto che avete postato sui social

MM Noi abbiamo vinto il nostro festival e ti dico in quale settore, cioè noi eravamo li come se fossimo a qualsiasi altro concerto, ci siamo accorti che eravamo stati a Sanremo solo quando siamo tornati a casa. Anche nei camerini, o in quello prima di salire sul palco, abbiamo visto persone molto più famose di noi, cioè noi eravamo i meno conosciuti del festival ti dico la verità, insomma i big, che malgrado la loro esperienza, vivevano tutto con quella tensione enorme del palco di Sanremo, noi ecco questa tensione non l’abbiamo vissuta, non so spiegarlo forse perché non ci sentivamo in gara, come aveva detto Morandi. Lo dimostra il fatto che nella notte delle cover dove tutti normalmente chiamano un cantante famoso, qualcosa o qualcuno che possa ampliare l’attenzione su di te, noi abbiamo chiamato uno “strumento” da Monaco di Baviera che per la prima volta entrava in Italia, il Trautonium! Nel rivalutare la parola “liscio”, noi con l’aggiunta di “Extra” abbiamo aggiunto un mondo nuovo, quello che tutti hanno visto, portare il Trautonium a Sanremo è stato per me fondamentale perché noi facciamo una ricerca sonora pazzesca , Extraliscio è un contenitore dove fare incontrare sonorità diverse nuove, Extraliscio è uno spazio di ricerca musicale

Ora però Sanremo è alle spalle e c’è un album da promuovere, un disco diviso a metà che ha un piglio liberatorio, porta quello che siete realmente e che volete trasmettere, tradizione e sperimentazione. Un doppio disco, il primo ha come titolo “E’ bello perdersi” ed il secondo “si ballerà finchè entra la luce dell’alba”. Qual è la differenza?

MM Quando ho pensato al titolo del disco, il perdersi nella musica, ho pensato che oggi perdersi nella musica è veramente un regalo del Signore e chi fa musica ed ha avuto la fortuna di calcare un palco così importante in Italia quando molti musicisti bravi, molto più bravi di noi, sono costretti a stare a casa come altre persone del teatro o dello spettacolo in generale, persone che non possono fare nulla e sono ferme da più di un anno, è per me un titolo azzeccatissimo, perdersi con la musica è andare attraverso la musica in altri posti, chissà dove, così come guardi un film o un opera teatrale, io in qualche maniera mi sono perso in questo disco, mi sono ispirato a questo, ho immaginato di essere un uomo orchestra, nel primo disco mi sono inventato uno strumento chiamato Mariani Orchestrone, cioè da solo suono 5 strumenti in contemporanea. Era difficile incontrare gli altri musicisti per suonare insieme e mi sono inventato questa cosa, se sbagliavo dovevo riprendere nuovamente, cioè come si facevano i dischi una volta, rievocando i suoni e lo spirito della balera. Il secondo disco è più aperto più sperimentale, c’è la musica che abbiamo scritto per il film di Pupi Avati, la cover presentata a Sanremo, c’è un pezzo shake ma pensa che Casadei nel 1966 aveva composto una canzone che si chiamava “mia cara gioventù” al ritmo di shake, per farti capire che noi non abbiamo inventato niente è già tutto successo, fingiamo di perderci in qualcosa di nuovo, loro nel ‘66 prendevano dei ritmi dall’America, poi dal Sud d’America altri ritmi, questa è la meraviglia della musica va solo cercata, te lo dico, hanno già fatto tutto prima di noi. Ti racconto questo aneddoto, Casadei quando ha fatto questa canzone a ritmo di shake, se ascoltata fino alla fine, in conclusione della registrazione si può sentire ugualmente il coro “romagna, romagna mia” perché erano così spaventati di aver fatto una cosa strana con dei ritmi diversi da quelli della balera, allora la chiusura doveva in qualche ricollegarsi con quel mondo!

A parte la partecipazione di Davide Toffolo nel singolo, c’è anche quella importante di Pacifico, senza dimenticare Elisabetta Sgarbi che ha creduto subito nel progetto

MM Pacifico come Davide Toffolo sono entrati solo pensando di fare una semplice collaborazione ma si sono trovati davanti dei “supereroi” e ne sono rimasti affascinati. L’esperienza Extraliscio è veramente unica e va oltre la musica , ci sono persone che hanno dedicato la vita al mestiere del musicista senza inseguire successi facili o mode, solo perché la loro passione era fare ballare la gente. Pacifico ne è rimasto stregato ed è diventato amico di tutti come è successo per Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti che è partito con dei videoclip per poi finire a cantare con noi, ecco questo è il concetto di Extraliscio, siamo fuori moda ma siamo contenti di esserlo.

Ora cosa accade, credo che vi manchi l’azione, il contatto con la gente

MM Noi a Sanremo avevamo pensato a Rosamunda per fare il trenino lo volevamo scatenare in sala, il nostro obiettivo era quello, ci siamo inventati la chitarra che gira, qualcosa dovevamo pur fare, la Romagna è si “liscio e balera” ma è anche Fellini, c’è anche il sogno, c’è quella pazzia, c’è quella leggerezza, come il tipico “sborone” romagnolo bipolare! Abbiamo un bipolarismo in questa terra che è fantastico, noi vogliamo comunicare questo bipolarismo positivo culturale, la nostra fortuna è stata quella di incontrare prima Ermanno Cavazzoni che ci ha presentato Elisabetta Sgarbi, lei ci ha aiutati ad elevare questa musica, il liscio, perché a differenza della Pizzica o la musica napoletana, essendosi industrializzata nel corso degli anni è diventata un’altra cosa ha perso la sua linea, noi cerchiamo di recuperare una certa tradizione senza “poppizzarla”, infatti eravamo la canzone meno radiofonica di Sanremo ma noi siamo cosi. Elisabetta Sgarbi è una visionaria in tutto questo, ci ha fatto un film prima che è andato a Venezia ed ha ricevuto il premio SIAE ed è una ultimissima notizia il fatto che sia stata invitata al Festival di Berlino. Si stanno aprendo delle strade incredibili inaspettate per una musica che fino a poco tempo fa era considerata una musica di serie B, è un miracolo.






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