Dati Istat sull'occupazione. Registrato primo calo degli occupati a luglio 2022, dato storico perché non succedeva dall'agosto del 2021, il tasso è sceso al 60,3%. Cala il numero dei disoccupati, a giugno sono scesi sotto quota 2 milioni. Però, tra i giovani il tasso di disoccupazione sale al 24%. L'Istat ha rivisto al rialzo le stime sul Pil italiano nel secondo trimestre 2022, è salito dell'1,1%.
Questi giovani, figli vittime e privilegiati di mutamenti sociali, economici e culturali che hanno cambiato le abitudini e lo stile di vita, fanno i conti con la realtà: l'Italia non è un Paese per loro.
Secondo i report Inps, nei primi sei mesi del 2021 c'è stata una ripresa sia nel settore delle compravendite che in quello lavorativo, dopo una battuta d'arresto causa Covid-19. Sono state registrate più di 3,3 milioni di attivazioni di rapporti di lavoro e quasi 2,4 milioni di cessazioni, con un saldo positivo nel periodo per 925.408 unità. Buone anche le assunzioni a tempo indeterminato.
”Si amplia ulteriormente il divario generazionale a sfavore dei più giovani”, spiega l’Istat, per quanto riguarda il primo trimestre per il tasso di occupazione, disoccupazione e inattività.
Una situazione che fa ancora più paura se si pensa che la crisi non è certo finita. L'occupazione non dovrebbe tornare al livello pre-pandemia prima del 2023 e solo nel 2030 potrebbe essere finalmente sconfitta la povertà.
Secondo i dati Istat, il tasso di disoccupazione inerente ad aprile 2021 sale al 10,7% (+0,3 punti). Il Pil del primo trimestre di quest'anno è positivo: +0.1%.